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Eczema cronico delle mani
L’eczema cronico delle mani è una malattia infiammatoria della cute delle mani e dei polsi definita caratterizzata da prurito e dolore. Viene definita cronica (Chronic Hand Eczema, in inglese) quando i sintomi persistono per un periodo maggiore o uguale a 3 mesi o si ripresentano due o più volte nell’arco di 12 mesi.
Tra i sintomi più comuni si riscontrano prurito, dolore, fissurazioni, secchezza cutanea e desquamazioni. A questi possono aggiungersi edema, vescicole e aree di ipercheratosi. Nelle forme più gravi, le fissurazioni e le erosioni, che spesso sono dolorose, possono compromettere significativamente la funzionalità delle mani. Inoltre, il prurito, presente in tutte le forme di gravità, molto spesso costituisce la principale fonte di disagio per i pazienti.
La presenza e l’entità dei sintomi e l’estensione delle lesioni della cute danno origine ai 3 gradi di severità della patologia, che può essere lieve, moderata o severa. La patologia ha un decorso fluttuante: periodi di riacutizzazione si alternano a fasi di remissione.
Le cause ed i meccanismi che la determinano sono molteplici e in uno stesso paziente possono confluire fattori predisponenti/scatenanti di vario tipo: genetico-costituzionali (che predispongono al deficit della barriera cutanea e alla disregolazione della risposta immunitaria), alimentari, infettivi, inalanti, sostanze chimiche irritanti e/o sensibilizzanti, proteine animali o vegetali irritanti e/o sensibilizzanti.
La patologia ha conseguenze concrete sulla qualità di vita
Le difficoltà non riguardano solo lavoro e vita sociale: per i pazienti diventa difficile affrontare qualsiasi attività quotidiana che coinvolga le mani. Per esempio, può diventare impossibile dedicarsi alle pulizie domestiche o fare la spesa, così come afferrare semplici oggetti. I fattori legati alla sfera psico-emozionale possono scatenare e peggiorare la malattia e i suoisintomi possono condizionare negativamente la vita dei pazienti, le attività e le loro relazioni sociali interpersonali, con conseguenti ricadute sulla qualità della vita e sulla sfera psicologica. Disturbi d’ansia e depressione sono frequenti soprattutto nei pazienti con malattia di grado severo